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CAMPI NOMADI E AREE PROTETTE

Le istituzioni stanno affrontando il problema della proliferazione di insediamenti abusivi e allo stesso tempo si torna a parlare dei campi "regolari", con ipotesi di creazione di nuovi e chiusura di alcuni dei vecchi.  

Il WWF torna a porre l'attenzione sulla situazione del campo di Castel Romano, situato all'interno del perimetro di un'area protetta, la Riserva naturale di Decima-Malafede. Il campo non avrebbe potuto essere realizzato in quel luogo, visti i vincoli di legge, ma l'amministrazione allora in carica scelse quell'ubicazione paventando una presunta emergenza sanitaria nel campo di vicolo Savini del XI municipio.   

Abbiamo più volte denunciato l'insostenibilità di questa situazione, che oltre a rendere ancora più precarie le condizioni vita di questa comunità, sta compromettendo in modo irreversibile la pregiata riserva vincolata.  

La presenza del campo, infatti, da oltre tre anni, viene legittimata in virtù di deroghe, nonostante il gravissimo impatto sulla Riserva con un evidente inquinamento dovuto ad un uso e consumo indiscriminato del suolo.  

Cessata la presunta emergenza, il Comune avrebbe dovuto creare le condizioni per l'eliminazione del campo, e non, per converso, investire in strutture e container.  

Il dubbio che a questo punto si voglia rendere il campo definitivo è ormai più che lecito. Il WWF chiede quindi al sindaco di Roma Gianni Alemanno di dare un forte segnale di legalità e rispetto nell'applicazione delle leggi vigenti, restituendo finalmente il terreno alla natura tutelata  

 
(18 febbraio 2009)  



Informazioni stampa: Cesare Budoni 349 6040937  

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1999 WWF Gruppo Attivo Roma XI